Il Brahmi o meglio jal brahmi o Brahmi dell’acqua (in sanscrito Mandukaparni, Sharda, Somvalli), nome botanico Monnieri Bacopa, è una pianta rampicante perenne, appartenente alla famiglia delle scrophulariaceae, nativa delle zone umide del sud originaria dell’India e dell’Asia, oggi diffusa anche in Australia, Africa e Stati Uniti meridionali.
Il suo nome sembrerebbe derivare da Brahma, divinità fondamentale del pantheon induista, a testimoniare l’importanza attribuita a tale pianta in India, classificata non a caso come un Rasayana, cioè come un rimedio in grado di favorire la longevità e la prevenzione delle malattie.
E soprattutto come un Medhya Rasayana, e come tale appartenente a quel ristretto gruppo di piante cui si riconosce la capacità di migliorare le facoltà intellettive.
E’ anche conosciuta con il nome di “aindri”, una delle piante che costituiscono gli attributi di Indra, divinità acquatica induista, signore della pioggia e dei temporali, e come pianta della memoria o erba di grazia.
Nota nella medicina Ayurvedica per la sua azione tonificante e rivatilizzante del sistema nervoso centrale, trova utilizzo in presenza di disturbi neurologici e crisi epilettiche, come rimedio per abbassare i livelli di ansia e contrastare lo stress fisico e la fatica mentale nonchè per migliorare la memoria e la concentrazione.
Nella medicina ayurvedica è considerato inoltre uno dei rimedi d’eccellenza per il trattamento di mal di testa, insonnia, per il rilassamento di corpo e mente e quale aiuto per il controllo della rabbia od in caso di debolezza e convalescenza.
In particolare, si rivela utile per la cura dell’ansia e dello stress, essendo in grado di diminuire i livelli di cortisolo e di aumentare la produzione di serotonina e dopamina, i neurotrasmettitori nel cervello che portano sentimenti di calma mentale, con conseguente riduzione dei pensieri ansiosi.
L’azione esercitata dal Brahmi sul sistema nervoso centrale sembrerebbe dipendere dalla presenza di alcalodi brahmina e da saponine, ed in particolare dai bacosidi e bacosaponine (bacosidi A), in grado di esercitare una forte attività antiossidante nell’ippocampo, nella corteccia frontale e nello striato, contribuendo alla riparazione dei neuroni danneggiati ed alla trasmissione dell’impulso nervoso.
Studi clinici condotti in merito hanno evidenziato come il Brahmi sia in grado di svolgere un’importante azione neuroprotettiva grazie al combinato svolgimento di più meccanismi antiossidanti.
E’ attualmente in fase di studio la sua efficacia per il trattamento dell’Alzheimer perché si è osservato come il meccanismo di funzionamento dei rimedi a base di Brahmi sia molto simile a quello delle medicine allopatiche per la perdita di memoria.
Non a caso in India è spesso utilizzato dagli studenti universitari per stimolare la funzione memonica al fine di consolidare i concetti appresi durante lo studio.
Sempre nella medicina Ayurvedica, dato il suo gusto amaro ed astringente e leggermente riscaldante, Brahmi è utilizzato per riequilibrare Pitta e per ridurre Vata e più in per riequilibrare i Tre Dosha.
A livello energetico, Brahmi è legato all’apertura del 7° chakra detto anche chakra della Corona ed in quanto tale aiuta la meditazione.
Ovviamente, l’uso interno si consiglia solo su prescrizione di un medico ayurvedico.
E veniamo alle proprietà cosmetiche che sono di nostro interesse.
Per la cura della pelle, Brahmi si rivela assai utile ed adatto a tutte le tipologie di pelle ed è tradizionalmente usato per trattare i problemi cutanei quali psoriasi, eczema, irritazioni e per stimolare la rigenerazione cutanea.
In particolare, è possibile apprezzare la sua azione anti-age, illuminante e lenitiva e per il trattamento delle piccole imperfezioni cutanee, quali irritazioni, arrossamenti e brufoli.
Ottima la sinergia con robbia (manjishta), peonia, idrolato di camomilla romana, oleolito di calendula, olio essenziale di lavanda per sfruttarne l’azione lenitiva, utile anche su cute irritata o sensibile.
La polvere di Brahmi può essere utilizzata per la preparazione di una maschera viso, oppure sotto forma di macerato acquoso/ infuso od ancora in macerato oleoso.
La maschera può essere preparata con semplice acqua calda fino a formare una pasta omogenea, volendo in abbinamento ad altre polveri di cura, quale ad esempio la polvere di rosa damascena, acqua di rose (od altro idrolato a voi gradito), da applicare su pelle detersa per una decina di minuti, senza farla seccare, aiutandovi eventualmente con acqua termale spray o acqua di rose, per poi rimuovere con acqua tiepida e procedere con l’applicazione della crema o siero abituale. In caso di pelle particolarmente secca è possibile aggiungere all’impasto poco olio di argan.
Sotto forma di infuso o macerato acquoso *, Brahmi può essere utilizzato come tonico per il viso o di lozione lenitiva.
Sotto forma di macerato oleoso (qui la ricetta per preparare l’oleolito), può essere utilizzato come olio per massaggi tonificanti o per il massaggio delle tempie per ridurre lo stress e l’insonnia.
Può essere abbinato ad altre polveri di cura ed attivi, quali idrolati, oli vegetali, oli essenziali, vitamina E, aloe.
Per la cura dei capelli, Brahmi è apprezzato per la sua azione di stimolante la crescita capillare, di contrasto alla forfora ed alla caduta non patologica dei capelli, e come trattamento per regalare corposità, volume e luminosità alle nostre chiome.
Ideale per tutte le tipologie di capelli, si dimostra particolarmente utile per la cura dei capelli sottili e privi di volume e dei capelli opachi.
E’ sconsigliato su capelli chiari per la sua azione scurente, mentre si rivela ideale per la cura dei capelli scuri e la lotta contro l’incanutimento precoce.
Ottima come volumizzante la sinergia con amla, idrolato di tiglio, per lenire la forfora, mentre per lenire il prurito con tulsi, neem, peonia e oli essenziali di geranio, palmarosa od idrolato di verbena.
Può essere utilizzato sotto forma di impacco, anche in abbinamento ad altre polveri di cura ed all’hennè, per rafforzare il tono scuro, od ancora in abbinamento alle erbe lavanti, come condizionante e volumizzante.
Sotto forma di macerato acquoso o di infuso* può essere utilizzato come lozione capillare per lenire le irritazioni del cuoio capelluto e stimolare la crescita.
Sotto forma di macerato oleoso, può essere utilizzato in abbinamento ad altri oli vegetali per stimolare la crescita capillare, combattere la forfora, ridurre il prurito e la secchezza, per prevenire la perdita capillare e donare luminosità e volume ai capelli.
Per stimolare la crescita, si consiglia di applicare con un dolce massaggio circolare dei polpastrelli almeno due volte a settimana.
Può essere abbinato ad altre polveri di cura ed erbe tintorie, per il tono scuro, od attivi, quali idrolati, oli vegetali, oli essenziali, vitamina E, aloe.
Prestare massima attenzione in caso di capelli chiari, dato il suo potere scurente. In caso di capelli secchi si consiglia di abbinare ad altra erba idratante quale ad esempio sidr o altea. In caso di cuoio capelluto sensibile si consiglia l’utilizzo per pochi minuti perché potrebbe irritare la cute.
Non abbinare a sostanze a pH acido.
* Per la preparazione di un infuso è possibile utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua calda, lasciare riposare dai 5 ai 15 minuti in un contenitore coperto, per poi utilizzare il liquido (non è necessario filtrare il tutto) per le vostre preparazioni. Si conserva per 24 ore in frigorifero.
Per la preparazione di un macerato acquoso è possibile utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua a temperatura ambiente, da mettere in un contenitore dotato di tappo (vanno benissimo i barattoli della marmellata), avendo cura di agitare il tutto e di lasciare riposare in luogo lontano dalla luce per almeno 24 ore, dopo di che procedere al filtraggio. Si conserva per 24 ore in frigorifero.
Ciao sito meraviglioso! Vorrei chiedervi dalla polvere di brahmi si può ricavare un olio e usarlo non più come polvere ayurvedica ma come olio ..Con il metti ci sono spiegazioni tanti ma per il brahmi poche davvero..grazie.Se ci sono altri metodi…grazie Claudia
Un oleolito intendi? Sì si può!