- Mescolare la polvere di Alkanna con olio vegetale (consiglio spassionato: utilizzate olio bio di semi di girasole che ha un prezzo ragionevole; in alternativa, ma ben più costosi, argan o jojoba. Sconsiglio il cocco perché d’inverno solidifica).
- Lasciare in infusione per 30 minuti in acqua calda (circa 40-50 ° C) o per 48 ore a temperatura ambiente.
- Filtrare con un filtro da caffè.
- con pH alcalino la tinta tende al blu grigio e diventa sempre più violacea man mano che il pH scende (es. saponi)
- con pH da acido a neutro il colore ottenuto è piuttosto rosato (es. emulsioni)
Molto interessante, invece per l’utilizzo sui capelli, l’esperimento che potete trovare integralmente su Le Paradis des gazelles in cui si testa sui tessuti un utilizzo alternativo dell’orcanette, non con olio ma con acqua ed una sostanza acida, ma non troppo (nella versione originaria sarebbe urina di montone): l’allume (pH 4,5).
Io ovviamente ho provato: ho preparato un decotto con polvere di orcanette, un cucchiaino di allume e circa un bicchiere d’acqua, ho fatto sobbollire circa 5 minuti – maggiore è il tempo di ebollizione e più aumenta il colore – poi ho filtrato ed utilizzato l’infuso per la preparazione dell’hennè in una sheradaze. Il risultato non mi è dispiaciuto, anche se personalmente preferisco l’oleolito, a mio giudizio colora di più.
Recentemente anche Phitofilos ha proposto sul mercato l’alkanna tintoria come erba rflessante, ricavata dalle radici della omonima pianta ricca di tannini, flavonoidi e sostanze cerose, e soprattutto di alcannina, un principio colorante rosso-viola che viene utilizzato fin dai tempi antichi per tingere lane, tessuti nonché come colorante alimentare.
Queste le indicazioni di utilizzo della polvere: il colore ottenuto da questa pianta è violaceo e la polvere risente fortemente dell’ambiente in cui opera: in ambiente acido assume una tinta rossa-mogano, in ambiente alcalino vira verso tonalità più fredde, blu/viola. Per cui a seconda dei risultati che si vogliono ottenere, si opterà per veicoli acidi (diluizione con acqua e aceto, limone, etc.) o alcalini (acqua addizionata di un puntina di bicarbonato di sodio). La pastella di polvere pura di Alcanna porta una copertura davvero lieve sulla cheratina del capello sul violaceo leggero. Addizionata alla polvere di Lawsonia (henné rosso), anche con aggiunta di Ibisco o Robbia o Sandalo, porta ad ottenere risultati riflessanti ben visibili anche sui capelli bianchi verso i toni freddi del rosso.
L’uso in purezza di Alcanna è di solito sconsigliato anche perché questa pianta, non essendo ricca in mucillagini, fa risultare composti disomogenei e scomodi da applicare. Quindi rimane sempre il consiglio di un uso come correttore di tono e non di erba tintoria pura.
Ciao! Ho una domanda: ho letto che l’olio rende difficile all’hennè la presa sul capello, per cui mi chiedevo se con l’oleolito addizzionato all’hennè tu avessi notato una resa inferiore del colore. Ti ringrazio molto 🙂 l’articolo è stato molto utile!
No guarda, non è vero che l’olio (in quantità moderate, cioè un cucchiaio su 100gr) non permetta la presa dell’hennè.
Anzi è molto in voga in India 🙂
Salve, io ho preparato l’oleolito a freddo con olio di girasole, ho la vitamina E ma non so quanto ne devo mettere…. Mi potete aiutare???
su 50g devi metterne un grammo
Ciao quanto tempo può essere conservato e dove?
di solito dipende dall’olio ma sicuramente 6 mesi se usi oli ricco di vit. E