Leave-in

Se ne parla spesso soprattutto con riferimento ai singoli prodotti che possono essere utilizzati come leave-in, ma senza aver visto esattamente di cosa si tratti. Vediamolo insieme.

Letteralmente Leave-in significa “lasciare (o tenere) su”, non a caso stiamo parlando di un prodotto che si applica sui capelli senza successivo risciacquo, al fine di proteggerli dagli agenti atmosferici che possono intaccarne la struttura ed il cui uso è estremamente consigliato.

Ovviamente, il prodotto utilizzato deve essere privo in assoluto di derivati petroliferi e possibilmente scelto tra le tante proposte eco-bio esistenti in commercio ed in alcuni casi può essere realizzato in casa con semplici ingredienti, come nel caso del gel di semi di lino o di amido.
Nella scelta dei prodotti in commercio, si consiglia un’attenta lettura degli INCI con particolare riferimento ai cosiddetti cristalli liquidi, dentro ai quali spesso si nasconde il silicone puro e nessun attivo realmente utile ai capelli.

Vale la pena di osservare che il prodotto prescelto deve essere utilizzato non solo in fase di lavaggio ed asciugatura del capello, ma soprattutto quotidianamente, proprio in virtù della sua azione protettiva dagli agenti atmosferici e dagli stressi fisici (basti pensare al cotone della federa, alle sciarpe in inverno, alla tracolla della borsa per chi ha i capelli medio lunghi, ect).

Nel caso dei capelli ricci, l’uso di un leave-in quotidiano, oltre a svolgere una fondamentale azione protettiva, permette anche di ravvivare i boccoli nei giorni successivi al lavaggio, senza doverli stressare, ma anzi regalandogli una coccola preziosa.

La scelta del prodotto da utilizzare (e della tecnica) è ovviamente del tutto soggettiva, abbiamo però visto che molto dipende dal grado di porosità dei capelli ed in sostanza da come li stessi si comportano dopo il lavaggio e quotidianamente.

I capelli poco porosi, visto che risultano refrattari ai vari trattamenti e tendono a non accumulare umidità ed a non rilasciarla facilmente, necessitano assolutamente di prodotti leggeri, possibilmente contenenti ingredienti idratanti, altrimenti risulterebbero fortemente appesantiti, tanto da dover essere addirittura rilavati.
La scelta del leave-in si dovrebbe pertanto concentrare su prodotti a base acquosa (gel aloe, gel semi di lino, …) od al massimo su creme o latte senza risciacquo molto leggeri (ad esempio la crema ristrutturante biofficina toscana potrebbe essere ideale), ovviamente da usare in dosi omeopatiche, o su spruzzini a base di glicerina (anche se la glicerina su alcuni capelli tende a seccare). Logicamente prodotti a base acquosa possono essere miscelati in dosi a piacere sul palmo della mano con prodotti in crema o latte, per uno styling personalizzato.

I capelli molto porosi, visto che tendono ad assorbire ed a rilasciare velocemente umidità, necessitano assolutamente di prodotti più corposi, in grado di sigillare l’acqua (umidità) del lavaggio sul capello.
Ecco perché per questo tipo di capelli, una tecnica di asciugatura molto valida consiste nel cosiddetto LOC: (L=liquid, O=oil, C= cream), ossia un sistema di asciugatura dei capelli che si basa sull’applicazione consequenziale di una componente acquosa, una oleosa che agisce da sigillante ed una in crema.

Vediamo un po’ meglio di che si tratta:

FASE L= LIQUIDO
Può essere rappresentata dalla semplice acqua di lavaggio o, se molto calcarea, dall’acqua di bottiglia (naturale) distribuita abbondantemente sui capelli lavati con l’aiuto di uno spruzzino, oppure da un elemento a componente acquosa, tipo il gel aloe o semi di lino.

FASE O = OLIO
L’olio vegetale (od il burro) agisce in questo caso da sigillante, permettendo di mantenere l’idratazione del capello, ovviamente in dosi molto ridotte per evitare di appesantire i capelli.
La funzione svolta dai grassi è ovviamente quella di limitare l’evaporazione dell’acqua e di trattenere l’acqua sul capello rallentandone la disidratazione.

FASE C = CREMA IDRATANTE
Per finire, si procede applicando una crema idratante senza risciacquo su tutto il capello, ossia una crema capace di rendere i capelli più elastici ed idratati in quanto i soli oli non forniscono umidità ai capelli.
La crema idratante è un’emulsione completa che consente di apportare alla chioma sia fattori idratanti (sostanze acquose) che emollienti (sostanze grasse).

il tutto sempre e comunque da applicare a capello umido, prima di asciugare.

Si tratta di un metodo consigliato soprattutto per i capelli afro, che tendono a perdere immediatamente idratazione e sono per loro natura molto porosi, mentre è decisamente sconsigliato a chi ha capelli fini e poco porosi, perché tende ad appesantirli.

Per il LOC, ottimi sono l’olio di cocco, vinaccioli, germe di grano o di avocado, mentre oliva, lino e mandorle dolci potrebbero risultare troppo pesanti sui capelli fini, ma ottimi sugli afro. Oppure un burro come quello di karitè, mango, avocado, oppure ancora, un mix di oli e burro a piacere.

Per i capelli afro, esistono anche delle varianti del metodo:

metodo LOCS (liquido + olio + crema +sigillante (=burro di karitè o mango o cacao),
metodo LOCO (liquido + olio leggero (come vinaccioli) + crema + olio denso (come ricino).

Indipendentemente dal grado di porosità del capello, si sconsiglia l’abuso di leave-in a base di cheratina o proteine animali o vegetali, in quanto un utilizzo quotidiano degli stessi potrebbe generare rigidità del capello e conseguente rottura.

L’utilizzo di oli o burri vegetali puri, come leave-in, è in linea generale sconsigliato perché alla lunga questi prodotti tendono a seccare il capello e lo stesso dicasi per i famosi cristalli liquidi, che esistono in versione eco-bio, ma che sono per l’appunto a base di oli e quindi spesso sgraditi ai capelli.

Da notare, che spesso erroneamente si tende a definire gli oli ed i burri delle sostanze “idratanti”, mentre in realtà agiscono da sigillante, visto che non possono in alcun modo idratare il capello non contenendo acqua.
In ogni caso, l’utilizzo di oli o burri vegetali puri sui capelli deve essere effettuato quando li stessi sono ancora leggermente umidi, in modo da permettere all’umidità presente di fare da barriera ed impedire estrema secchezza del capello.

Infine, i famosi spruzzini anticrespo esistenti in commercio possono rivelarsi estremamente utili nella lotta al crespo per l’appunto, soprattutto quotidianamente, ma devono essere abbinati ad altro prodotto da utilizzare come leave-in in fase di asciugatura perché da soli non sono sufficienti a proteggere il capello dagli agenti atmosferici.

25 Replies to “Leave-in”

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  5. Ciao Cristina, grazie per l’articolo!
    Ti chiedo un chiarimento: ma quindi per capelli poco porosi non va bene l’uso quotidiano della ristrutturante Biofficina perché contiene proteine? Te lo chiedo perché quest’ultimo punto non mi è chiarissimo, e tutte le cremine leggere che mi piacciono per il leave in quotidiano hanno qualche forma di proteina vegetale in inci… non riesco a sfuggire 🙂
    Grazie

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