La cute grassa crea non pochi disagi, perché ci può far sembrare trasandate, e come rimedio tendiamo a lavare troppo spesso i capelli, magari con prodotti aggressivi.
Scopriamo adesso perché ciò sia sbagliato.
Innanzitutto sgrassare troppo la cute crea il cosiddetto “effetto rebound”, ossia la sovrapproduzione di sebo come meccanismo di difesa da parte della cute.
Per tale motivo è consigliabile alternare uno shampoo per capelli grassi ad uno delicato, oppure utilizzare sempre uno shampoo delicato.
Evitate inoltre l’acqua molto calda.
I miei shampoo preferiti per capelli grassi sono Tea Natura al ghassoul, Phitofilos per capelli grassi, Khadi al neem. Come shampoo con tensioattivi delicati, MaterNatura al fiordaliso, Biofficina Toscana delicato, Gyada delicato.
Gli shampoo non devono essere applicati puri, bensì devono
essere diluiti con acqua: 5 parti di acqua e 1 di shampoo.
In alternativa all’acqua, potete diluire lo shampoo con un idrolato. Sono utili
in questo caso quelli di salvia e di rosmarino.
Vi consiglio di effettuare ogni dieci giorni un lavaggio
alternativo e seboregolatore, con:
50% sidr
30% neem
20% tulsi.
Si tratta di erbette utilissime per i capelli grassi, che su di me funzionano
molto bene.
L’impacco deve stare in posa 30/40 minuti su capelli umidi e sporchi.
Potete applicarlo in cute con un pennello per tinta, per ottenere una stesura
che sia uniforme in cute, e poi sulle lunghezze con le dita.
Per non appesantire le lunghezze, potete anche optare su un balsamo dalla formulazione leggera, come Alkemilla alla lavanda o Phitofilos balsamo leggero.
Resistete dal lavarli spesso: cercate di lavarli due volte a settimana.
So che è difficile, ma potete pur sempre ripiegare su una coda alta per guadagnare un giorno in più tra un lavaggio e l’altro.
Col tempo vedrete che i vostri capelli resteranno puliti più a lungo. All’inizio dovete avere un po’ di pazienza, non bisogna demordere.
Per altre informazioni leggete anche l’articolo “Ma lavarsi i capelli è necessario?”