Da una idea di Silvia nasce la ricetta del GAM (gel amido di mais di cui qui trovate la ricetta) con il latte di avena.
Nell’articolo Avena Sativa avevamo già visto come l’avena ha proprietà emollienti ed idratanti e èmolto efficace sia sulla pelle che sui capelli.
Con questa ricetta ci si propone di coniugare le proprietà idratanti e disciplinanti del GAM con quelle emollienti e dolcificanti del latte di avena, in modo da ottenere un impacco che possa togliere il crespo, ammorbidire la fibra capillare, renderla docile al pettine e perfettamente idratata.
La procedura è molto semplice.
Per 200gr circa di gel bastano due cucchiai di amido e 200ml di latte d’avena.
A questo punto basta procedere come per il GAM di cui sopra vi ho indicato la ricetta per ottenere un gel ricco e nutriente oltre che idratante.
Poliana ha anche aggiunto un cucchiaio di olio di Oliva, 1 cucchiaio di zucchero di canna e 1 cucchiaio di latte di cocco in polvere durante la preparazione.
Silvia invece ha aggiunto un cucchiaio di cacao, uno di gel di aloe e uno di katira.
Per quanto riguarda l’olio vi consiglio di andarci caute e di sperimentare con piccole dosi, perchè non deve toccare assolutamente la cute e potrebbe ingrassarvi i capelli (molto dipende dal grado di secchezza e aridità)
Fatelo raffreddare e applicatelo su capelli puliti e districati.
Coprite i capelli con la cuffietta e tenete in posa dai 30 ai 45 minuti.
Risciacquate con cura.
Finalizzate con il Risciacquo acido per chiudere le squame dei capelli.
Una variazione sul tema ci viene da Daniele e Melissa.
Potete infatti usare come base del risciacquo questo infuso della LIDL:
Poichè non è sufficientemente acido per chiudere la squama però, su 500ml di infuso quello che io vi consiglio è di aggiungere un cucchiaino di aceto di mele e per un tocco in più, anche due cucchiaini di Katira: tesoro d’oriente (come fa Poliana stessa).
Il risultato potete ammirarlo nella bellezza dei ricci di Poliana.
One Reply to “Gel di amido all'avena: ammorbidire e disciplinare capelli secchi e crespi”