Inverno in Bio

Il Solstizio d’inverno, che nel 2017 cade alle ore 17.28 del fuso italiano del 21 dicembre, segna il passaggio dal buio alla luce e per molte antiche civiltà assume il significato della nascita, o della rinascita, della natura.

Questo perché a seguito del solstizio, ovvero del momento dell’anno caratterizzato dalla minore illuminazione solare, le tenebre lasciano finalmente spazio a giornate progressivamente più lunghe.

A livello simbolico, si celebra la vittoria della vita contro la morte, di un segnale di speranza per un futuro propizio nonostante le asperità della stagione fredda, dell’inizio di una nuova era.

E non è un caso che il Solstizio d’inverno, per le principali civiltà, venga collegato alla Divinità, con la nascita di dei o profeti, la stessa data del 25 dicembre è comune a tantissime popolazioni, con tratti di narrazione pressoché simili. Dalla nascita del Dio egiziano Horus ai festeggiamenti per Dioniso nell’antica Grecia, alle ricorrenze riferite a Krishna in India e Mithra nell’antica Persia.

Qualche consiglio per l’Inverno

Ovviamente, il Solstizio d’Inverno non porta solo gioia e rinascita, ma segna anche l’inizio di una stagione abbastanza difficile per salute e bellezza, per questo motivo diventa importante adottare i necessari correttivi naturali.

Iniziamo con il dire che nel mondo del naturale i consigli per l’inverno sono molteplici e passano necessariamente da una sana alimentazione, che non dovrebbe prevedere, per quanto possibile, vista anche la coincidenza con le festività natalizie, l’uso di alimenti ricchi di conservanti ed additivi chimici, che intossicano l’organismo, influendo in modo negativo sul sistema immunitario ed esponendoci agli attacchi di virus e batteri particolarmente presenti nei luoghi chiusi e mal areati.

Il consiglio è quindi quello di privilegiare cibi freschi, ricchi di acqua, vitamine, minerali e antiossidanti, in particolare frutta e verdura rigorosamente di stagione, cereali integrali, proteine vegetali e grassi vegetali (l’olio extravergine d’oliva per primo), possibilmente biologici e comunque poco elaborati, e di evitare cibi precotti, fritti, insaccati, alcolici ed in generale cibi troppo conditi e ricchi di grassi e zuccheri che appesantiscono il fegato, organo cardine per la depurazione del nostro corpo.

Tra gli alimenti considerati amici disponibili nel corso della stagione invernale vi sono noci, legumi, melograno e agrumi.

Considerato che la pelle secca è uno dei primi segni della disidratazione dell’organismo, diventa estremamente importante curare l’idratazione dall’interno, bevendo molto, preferibilmente acqua naturale e tisane calde non dolcificate, che sono il massimo della coccola in inverno, ed integrando l’alimentazione con cibi ad alto contenuto acquoso, quali zuppe e minestre.

Così come è importante areare bene i locali prima di soggiornarvi e adottare dei correttivi per ridurre la secchezza dell’aria all’interno delle abitazioni e degli ambienti di lavoro, che determina inevitabilmente disidratazione e secchezza cutanea, utilizzando degli umidificatori, anche da applicare ai caloriferi, e laddove possibile dei vaporizzatori ad ultrasuoni, da abbinare se lo desiderate a qualche goccia di olio essenziale (ad esempio lavanda o eucalipto), preferibilmente bio che aiutano a migliorare il tono e l’idratazione della pelle e dei capelli e possono contribuire ad alleviare i sintomi di secchezza oculare, eczema, prurito, condotti nasali secchi e labbra screpolate.

Logicamente si rivela estremamente importante anche regolare la temperatura interna degli ambienti di vita e lavoro, anche per evitare forti escursioni termiche tra un’uscita e l’altra, un continuo stress per la cute e soprattutto un dispendio di energia eccessivo e di inquinamento ambientale.

Considerato che, in inverno, le parti del corpo più esposte, viso, mani e labbra, rischiano di andare incontro a disidratazione ed irritazioni, occorre prestare attenzione a non dimenticare mai i normali accorgimenti, che consistono nell’indossare sciarpa, cappello e guanti e nell’evitare di tenere a contatto con la pelle gli indumenti umidi.

Così come sarebbe opportuno ridurre il tempo di esposizione al freddo ed all’umidità e seguire regolari ritmi di sonno veglia per aiutare la pelle a ricostruirsi ed evitare rughe dovute alla stanchezza.

Per quanto riguarda i classici malanni da raffreddamento, favoriti dall’abbassamento delle temperature e dalla coabitazione in ambienti chiusi per tante ore della giornata, con sintomi che vanno dagli arrossamenti delle mucose nasali alla febbre, all’irritazione delle prime vie aeree.

Coadiuvanti nel trattamento di tali fastidi (in caso di problemi più gravi è ovviamente buona norma interpellare il medico), possono essere gli oli essenziali:

Eucalipto Radiata: utilizzato nel diffusore è un aiuto molto efficace contro infezioni delle vie respiratorie, facilità la respirazione, ha azione anticatarrale in casi di rinite, sinusite, bronchite, tosse, e calmante, previene raffreddori e bronchiti

Eucalipto Citriodara: antinfiammatorio e antidolorifico, utile contro i dolori reumatici, artritici, è antisettico, antispasmodico, utile ad abbassare la febbre se applicato con delle compresse fredde sulle caviglie,

Ravintsara: utile come forma di prevenzione invernale o in aiuto in caso di influenza e raffreddore, lenitivo, ottimo rilassante muscolare, antisettico, antinfettivo, antivirale e antimicotico

Mirto: utile contro la tosse ed il mal di gola, agisce da antisettico delle vie respiratorie, è antinfiammatorio, tonificante, astringente e balsamico,

Timo Linarolo: ottimo purificante per le vie respiratorie ed utile in caso di sinusiti, bronchiti, rinofaringiti, otiti.

Gli oli essenziali possono essere utilizzati nel vaporizzatore ad ultrasuoni o nell’umidificatore, o per realizzare dei suffimigi o massaggi, ovviamente in questo caso abbinati ad un olio vettore, ossia un olio vegetale puro.

La cura della pelle in Inverno

Piccola premessa

La pelle è uno degli organi emuntori, attraverso il quale eliminiamo scorie e tossine, ed assolve ad alcune importantissime funzioni:

Funzione protettiva: ci difende dai traumi, radiazioni solari, agenti batterici e chimici ed agisce da barriera impedendo la perdita di liquidi,

Funzione termoregolatrice: concorre a determinare la regolazione della temperatura corporea, grazie alle ghiandole sudoripare ed attraverso la produzione di sudore, la pelle è in grado di regolare il flusso sanguigno, aumentando (vasodilatazione) o rallentando (vasocostrizione) la dispersione del calore,

Funzione metabolica: permette infatti la sintesi della vitamina D e rappresenta un importante riserva lipidica,

Può essere definita come organo dinamico, che cambia costantemente, e consta di tre strati principali (epidermide, derma e sottocute), ognuno dei quali è costituito da numerosi sottostrati.

La parte più superficiale, l’epidermide, è ricoperta da un’emulsione di acqua e acidi grassi conosciuta come film idro-lipidico, alimentato dalle secrezioni delle ghiandole sebacee e sudoripare, e che concorre a rendere la pelle morbida agendo come ulteriore barriera contro i batteri e i funghi.

La parte acquosa di questo film, nota come mantello acido protettivo, contiene, tra l’altro, acidi grassi liberi e colesterolo provenienti dal sebo, fondamentali per mantenere la pelle idratata e proteggerla dagli agenti aggressivi esterni.

Qualora, per qualsiasi motivo, il naturale manto idrolipidico della pelle dovesse venire a mancare, ne deriverebbero secchezza cutanea, irritazioni o desquamazioni.

Detto ciò, dobbiamo purtroppo osservare che la nostra pelle risente di moltissimi fattori negativi esterni tipici del periodo invernale, quali l’inquinamento atmosferico, le radiazioni solari in montagna, gli agenti atmosferici.

Per molte persone, l’arrivo delle fredde giornate invernali, a causa dei venti pungenti, delle basse temperature esterne e del basso livello di umidità e calore secco all’interno, segnano la comparsa od il peggioramento della secchezza cutanea, soprattutto sulle parti più periferiche quali mani e piedi e sul viso, portando a disidratazione, arrossamenti, secchezza, desquamazione, screpolature, tagli o peggiorando la dermatite seborroica.

Ecco perché in Inverno diventa assolutamente indispensabile prestare maggiore cura e attenzione alla propria pelle, mettendo in atto dei trattamenti specifici capaci di proteggerla dalle basse temperature e dagli agenti atmosferici, in grado di ripristinare il manto idrolipidico che la riveste e di mantenerla sana, morbida e idratata, nonché di adattare la propria la cura della pelle al periodo invernale.

Ciò premesso, vediamo allora come coccolare la nostra pelle in Inverno utilizzando rimedi naturali.

Fondamentale è in primis assicurare la massima idratazione possibile alla pelle, variando anche la propria routine di cura e privilegiando creme a base sia acquosa che oleosa, da applicare mattino e sera, che aiutano a mantenere l’idratazione evitando che la pelle si secchi.

La detersione di viso e corpo deve ovviamente essere estremamente delicata e mai aggressiva, sì da causare la drastica riduzione del proprio strato lipidico di difesa naturale con eccessiva asportazione del sebo, che come abbiamo visto serve a mantenere la pelle idratata ed a proteggerla dagli agenti esterni, esponendola a secchezza, irritazioni e desquamazione.

Ovviamente, nella scelta del prodotto, adatto alla propria tipologia di pelle, si devono privilegiare ingredienti naturali e biologici, evitando quelli con Ph eccessivamente basico (come il sapone, compreso l’Aleppo non è da considerarsi indicato per il viso), poco adatto alla cute, che ha invece pH tendenzialmente acido.

Per quanto riguarda invece la cura della pelle, basta pensare alla sua composizione per capire che gli oli (ed i burri) si rivelano estremamente preziosi in quanto affini alla cute: fonte di acidi grassi essenziali, vitamina A ed E, sali minerali, essi abbinano all’azione nutriente le proprietà emolliente ed elasticizzante, rendendoli perfetti per prevenire rughe e smagliature e donare tono e vigore ai tessuti nonchè per attenuare i rossori cutanei grazie alle loro virtù lenitive e calmanti.

Ovviamente, si consiglia di privilegiare oli vegetali puri, privi di profumazioni artificiali, possibilmente biologici, da scegliersi tra argan, jojoba, olio d’oliva, sesamo, mandorle dolci (per prevenire le smagliature), avocado (per pelli che hanno perso tono o sono spente) oppure il classico burro di karite.

In particolare, l’olio di Jojoba, che in realtà potrebbe essere definito una cera vegetale, si presenta da un punto di vista chimico come molto simile al sebo umano, grazie alla sua forma molecolare di tipo lineare, e si rivela utile per rivitalizzare, rigenerare e lenire la pelle irritata.

Può rivelarsi inoltre molto utile utilizzare dei rimedi per lenire la cute irritata, ad esempio l’oleolito di Calendula, dalle note proprietà antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti, considerata il rimedio elettivo per arrossamenti, irritazioni screpolature, oppure la Camomilla, dotata di buone proprietà antinfiammatorie, spesso utilizzata nei cosmetici come ingrediente lenitivo, decongestionante e calmante, contro tutti i tipi d’irritazioni.

Sarebbe anche buona norma usare, anche in città, la protezione solare, in presenza di pelle molto delicata e reattiva al sole, ed ovviamente in montagna, dove il sole invernale, in combinazione con i forti riflessi provenienti dalla neve, può danneggiare la pelle allo stesso modo del sole estivo.

Altrettanto importante è assicurare una buona protezione alle mani, al fine di evitare screpolature e prurito, ricordando di usare i guanti (da scegliere in materiale naturale) ogni volta che uscite di casa, di utilizzare una buona crema per le mani molto ricca di oli e burri, preferibilmente biologici, e di dedicare alle nostre manine una coccola serale, con puro burro di karite da tenere volendo in posa tutto la notte, coperto con dei semplici guantini di cotone. Al mattino le mani dovranno essere sciacquate con acqua tiepida.

Ricordiamo, poi, di portare sempre con noi una crema per le mani da applicare ogni volta che le laviamo o almeno un paio di volte al giorno.

E non dimentichiamoci delle estremità inferiori, che in Inverno necessitano assolutamente di un occhio di riguardo soprattutto perché costretti per molte ore al giorno in calzature pesanti che spesso non fanno traspirare adeguatamente il piede. Ecco allora che diventa strettamente necessario curarli e coccolarli adeguatamente, iniziando con un caldo pediluvio, magari arricchito con sale grosso di Himalaya e qualche goccia di olio essenziale diluita in olio vettore, cui fare seguire un massaggio, soprattutto nell’area plantare fino alle dita ed all’interno delle stesse, con burro di karite puro od arricchito di una goccia di olio essenziale. Massaggio che sarebbe buona norma eseguire ogni sera, prima di andare a letto. Mi raccomando ricordatevi di non diluire mai oli essenziali in acqua, ma in apposito vettore, che permetta di solubilizzare o emulsionare gli olii essenziali e che poi si possa a sua volta disperdere in maniera efficace nell’acqua.  Vi sono molte opzioni, ma la più semplice e diretta è mescolare l’olio essenziale in una quantità sufficiente di detergente liquido, che andrà poi disperso nell’acqua. Ciò in quanto una volta messo l’olio essenziale in acqua è molto probabile che la nostra pelle entrerà in contatto con l’olio essenziale non diluito, con  possibili effetti avversi come bruciore, infiammazione, e aumentando il rischio di fenomeni di sensibilizzazione allergica (info tecnica di Marco Valussi fitoterapeuta, esperto di oli essenziali e membro del Comitato Tecnico di EcoBioControl).

Una volta alla settimana si consiglia di eseguire un dolce scrub di viso (qui un esempio) e corpo (qui un esempio), piedi compresi, cui fare seguire una dose abbondante di crema burrosa.

L’esfoliazione, purchè delicata, rappresenta infatti il primo passo fondamentale per mitigare la disidratazione della pelle secca, visto che aiuta la pelle ad assorbire più velocemente e meglio i principi attivi nutrienti e idratanti e contribuisce a ristabilire un colorito fresco e luminoso.

Importante resistere alla tentazione di utilizzare acqua eccessivamente calda od addirittura bollente per bagno e doccia, che sembrano recare sollievo istantaneo al corpo dopo una giornata trascorsa al freddo, ma che in realtà sono causa di eccessiva disidratazione privando la pelle della sua naturale barriera idro-lipidica, rendendola più secca e anche più pruriginosa.

Buona norma sarebbe quella di effettuare un bagno caldo con temperatura mai superiore ai 36-37 gradi, magari disperdendo nella vasca polvere di avena che agisce da emolliente, e di non eccedere con la durata dello stesso ad una decina di minuti.

Curare in modo particolare la zona contorno occhi, con creme specifiche, ed utilizzare un balsamo labbra naturale più volte al giorno.

Per proteggere la pelle delle nostre labbra in inverno è opportuno ricorrere a prodotti e rimedi completamente naturali, evitando i prodotti commerciali che contengono paraffina e tendono ad esasperare la secchezza cutanea.

Ottimo nutriente il semplice burro di karitè, da spalmare più volte al giorno sulle labbra.

Per quanto riguarda invece la cura dei capelli in Inverno, si rimanda all’articolo relativo ai consigli generali, che contiene anche un dettaglio riferito alle diverse stagioni.

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