“La storia de La Saponaria è la storia di una passione, una passione che cresce nel tempo, si trasforma in un lavoro e matura di anno in anno con noi, cresce e si trasforma, come la nostra famiglia”.
Come non parlare di La Saponaria? E’ un brand che amo fin da quando sono passata all’eco-bio, soprattutto grazie al loro shampoo più famoso: l’extravergine che anche il moroso usa …
Potevo forse esimermi dal provare la novità del Sana per i capelli? Ovviamente no, ed ecco la recensione di HennEtica Melograno …
Inizio una breve presentazione, anche se credo che non sia anima eco-bio in Italia che non conosca La Saponaria …
La Saponaria muove i suoi primi passi all’interno del Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) di Pesaro ed ancora oggi collabora con i GAS di tutt’Italia, una scelta che apprezzo sinceramente, proponendo prodotti realizzati artigianalmente, a base di olio extravergine di oliva, di ingredienti biologici ed equosolidali.
Dietro ogni loro ricetta c’è la tradizione dell’autoproduzione (ed infatti propongono anche materie prime cosmetiche) e la continua ricerca di ingredienti e formule a basso impatto ambientale, che permettono di realizzare prodotti efficaci e buoni per chi li usa e che facciano bene anche al mondo in cui viviamo, fatto di natura e di persone e comunità.
Ma soprattutto, cosa non scontata, in un mondo che tende più all’apparire che all’Essere, dietro ogni loro referenza c’è una precisa scelta etica: gli ingredienti sono selezionati, coltivati e trasformati con criteri etici, frutto del lavoro di piccole aziende agricole a conduzione famigliare o di aziende che promuovono progetti sociali e di inclusione lavorativa. Oppure, si muovono nel mondo dell’equo solidale, come appunto HennEtica.
E veniamo alla recensione.
Sul sito ufficiale La Saponaria vengono definite come tinte vegetali, biologiche ed equosolidali per capelli che risplendono di salute.
In realtà, più correttamente, si tratta di sette mix di erbe tintorie coltivate in ambienti incontaminati in India e da Phalada, che promettono di regalare riflessi a seconda della base di partenza e degli ingredienti utilizzati … per maggiori informazioni vi consiglio di consultare il sito ufficiale.
Un vero trattamento di bellezza per i capelli, per chi conosce il fantastico mondo dell’henné, abbinato ad uno shampoo pre-tinta (che non ho provato), realizzate secondo i principi dell’agricoltura biologica e del commercio equosolidale.
Phalada riunisce infatti piccoli agricoltori e garantisce loro una fonte di reddito sicuro e la possibilità, non scontata nei Paesi d’importazione, di abbandonare i prodotti chimici (fertilizzanti e pesticidi) in nome di unico principio: mantenere un’etica che garantisca il rispetto sia dell’uomo che della natura.
HennEtica non contiene Picramato di Sodio, Ammoniaca, sali metallici e nessun additivo chimico, che possa danneggiare i capelli e la nostra Terra. E’ certificata (Cosmetici Naturali e Vegan) e si propone come 100% biologica ed in grado di donare capelli da Dea e Karma più pulito grazie al progetto equosolidale …
Sia sul sito che sulla confezione sono scritte le modalità di utilizzo: viene consigliato l’uso dello shampoo naturale pre-tinta La Saponaria, che non ritengo fondamentale, ma sono sicura che sia buonissimo.
Viene suggerita una posa dai 30 minuti alle 2 ore e giustamente si precisa che un maggior tempo di posa equivale ad un colore più scuro e coprente.
Successivamente alla posa, si consiglia di sciacquare i capelli con acqua tiepida senza usare shampoo o balsami per concludere, eventualmente, con un ultimo risciacquo con acqua fredda ed un idrolato per fissare meglio il colore e chiudere le squame dei capelli e si sconsiglia l’utilizzo di altri prodotti sui capelli per almeno 24 ore.
Giustamente, il produttore precisa che non contenendo sostanze chimiche, HennEtica non è in grado di schiarire (in realtà nessuna erba lo può fare, servirebbe l’acqua ossigenata), o garantire una tonalità di colore esatta, il risultato infatti può variare, come ben sappiamo, in base al colore di partenza, alla porosità dei capelli, ai trattamenti pregressi, alla modalità di applicazione (tempo di posa e temperatura).
Per la colorazione dei bianchi, si consiglia la tecnica del doppio passaggio che ben conosciamo.
Sul sito ufficiale è inoltre disponibile, per ciascuna miscela, una tabella colori, per aiutarvi nella scelta di quella più adatta alle vostre esigenze.
Niente da dire, la descrizione è ineccepibile, brava La Saponaria.
Fatemelo dire, trovo che sia veramente carina la scelta di mantenere un solido legame con il mondo induista nei nomi attribuiti alle miscele, per me poi che facevo yoga integrale è un plus non da poco: Melograno è dedicata alla Dea Durga (o Durgā, in sanscrito “Colei che difficilmente si può avvicinare”), Madre dell’Universo e Forza che regola la creazione: “un’affascinante guerriera dalle vesti rosso fuoco raffigurata a cavallo di una tigre. A lei è dedicata questa tonalità, un rosso intenso e di carattere per una donna che vuole esprimere la sua personalità anche attraverso i capelli … una miscela che promette di regalare un rosso intenso …
Dopo di che, vi racconto un po’ la mia storia personale con l’hennè, giusto per farvi capire la situazione: gioco con le erbe tintorie da oltre un anno e credo di aver provato un po’ di tutto, dagli etnici ai certificati, dalla lawsonia al campeggio … ultimamente, però, dopo la scandalo Kamala (provato senza particolari soddisfazioni), di cui abbiamo tanto parlato sul gruppo, ho deciso di usare solo marche certificate in UE per una mia sicurezza personale … non potevo quindi non provare la novità del Sana di La Saponaria e mi sono fiondata al loro stand (a proposito mi sembra doveroso ringraziare il personale presente ai due stand per l’accoglienza, professionale e cortese, e per il regalino, lo specchietto).
Tra tutte, ho scelto la colorazione Melograno perché i miei capelli, stranamente, tendono sempre e comunque al tono freddo, sul bordeaux prugna, e non ho mai dovuto fare il doppio passaggio, nonostante i bianchi … fortunata direte voi, peccato che il mio colore piaccia a tutti, tranne che a me … io li vorrei più sul rosso, ma ormai mi sono arresa all’evidenza, rosso non lo sarò mai …
Sono quindi stata giustamente alla larga dal Mogano, chissà che colore sarebbe uscito su di me …
Ho ovviamente analizzato prima l’INCI (Coffea Robusta Seed Powder, Lawsonia Inermis Leaf Powder, Indigofera Tinctoria Leaf Powder) e lo ammetto sono rimasta un po’ perplessa per il caffè al primo posto, ma visto che sono curiosa come un gatto, dopo aver chiacchierato un po’ allo stand di La Saponaria, ho confermato la mia scelta iniziale … e Melograno sia …
La polvere
Detto fatto, l’ho provata: polvere perfettamente liscia (suppongo sia micronizzata come è giusto che sia), dal forte odore di caffè che sinceramente mi ha disturbato abbastanza, preparazione semplicissima, solo acqua calda da rubinetto e un po’ di gel pastellante Phitofilos come mi ha consigliato Michele Rinaldi, e se lo dice lui … fatelo … la pastella viene decisamente migliore.
L’impasto
Non ho aggiunto volutamente altri ingredienti, come sono solita fare quando provo per la prima volta un hennè, per poter apprezzarne pienamente il potere tintorio .. ho applicato e tenuto meno di due ore .. per i miei standard è poco, ma sinceramente l’odore del caffè dava fastidio al mio nasino delicato (ovviamente la percezione è del tutto soggettiva) … ho sciacquato ed applicato una maschera idratante per una mezz’ora abbondante (i miei capelli necessitano sempre della maschera dopo l’hennè, tanto non mi scarica nulla manco morta, chi mi conosce lo sa) e devo dire che il colore mi è piaciuto tantissimo … prugna – viola direi … ovviamente dipende dalla mia base (e dalla mia tendenza al freddo), logicamente a voi non potrà venire esattamente come a me .. ma provateci … merita.
La copertura dei bianchi
Il giorno dopo
Per testare ulteriormente il prodotto, dopo cinque giorni dall’hennè (avendo i capelli secchi li lavo non spessissimo per non seccarli ulteriormente), ho applicato una maschera bella corposa per verificare la tenuta del colore: esperimento riuscitissimo, HennEtica non scarica assolutamente.
Oggi, una settimana e due impacchi dopo …
Che dire quindi? È sicuramente da provare, copre i bianchi alla perfezione, rende i capelli meravigliosamente lucidi ed è di ottima qualità, insomma un’esperienza che consiglio decisamente. Se come me odiate l’odore del caffè addosso, vi rassicuro subito, una volta asciutti sparisce …
Piccola annotazione: appena uscite ho letto in rete molte critiche sul prezzo, mi permetto di dire che bisogna considerare i fattori che lo determinano: siamo di fronte ad un prodotto certificato in UE e da Fair trade, personalmente non lo trovo esagerato, se desiderate la sicurezza di un prodotto conforme alle regole UE e se soprattutto desiderate che i produttori locali ricevano un giusto compenso. In poche parole se volete una scelta Etica.
Lo ricomprerò? Altamente probabile, ma il rosso rame, perché come avrete capito sono sempre alla ricerca del rosso che non avrò mai …
NB: le foto sono senza filtro, chi mi conosce sa che i miei capelli sono così …
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Ti leggo sempre appassionatamente, io ho il problema inverso al tuo o meglio un rosso fuoco potrebbe forse piacermi, ma sono quasi mora e il nero è il colore che mi sta meglio, ma soprattutto i bianchi che rimangono più chiari e rossi mi stanno malissimo. Ho quasi perso ogni speranza, forse mi resta questo che dicono non lasci riflessi rossi e copra i bianchi. Hennè e secondo passaggio con black di khadì provato sui capelli caduti, mi ha fatto appena ramati i bianchi e niente di meglio neppure riapplicando di nuovo il black e lasciandolo per giorni.
purtroppo la copertura dei bianchi non avviene nello stesso modo per tutti, nel tuo caso l'unica è il doppio passaggio se funziona
Ciao ! Che bello questo blog :) Grazie di tutti i consigli che trovo validi ! ! Io sono una donna di 36 anni che vorrebbe imparare ad usare l'henne , mai tinta, pochi capelli bianchi, ma iniziano a darmi fastidio O.o Come base mi dicono che ho un biondo scuro, comunque castagni ! Tu cosa mi consiglieresti? :) Lego volentieri tutto :) Grazie mille :) Natalia.
starei su un castano chiaro o biondo scuro, esiste sicuramente di Khadì, Phitofilos e Radico, e forse di La Saponaria
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Carla <3