Noto come Oro del deserto per le sue splendide qualità, sia nella cucina tradizionale sia in cosmesi, l’olio di argan è un olio vegetale che si ricava da un frutto, simile ad una nocciola od ad una mandorla, prodotto dalla Argania spinosa (detto anche albero della vita), appartenente alla famiglia delle sapotacee.
Questa pianta, dichiarata non a caso ‘Patrimonio mondiale dell’umanità’ dall’Unesco, ha trovato il suo habitat naturale nelle zone aride e semi-desertiche del sud del Marocco, in particolare nella zona del Souss, dove nasce spontaneamente, ma oggi la si può trovare anche in Algeria, nella regione del Tindouf.
Da alcuni anni, la coltivazione della pianta di argan e successiva produzione del relativo olio ha radicalmente trasformato l’economia di queste zone, dando luogo ad un’intensa attività di coltivazione e di estrazione, un’attività che coinvolge esclusivamente le donne, che hanno trasformato in impresa una pratica tradizionalmente tramandata nei secoli dalle popolazioni berbere.
Come sopra accennato, l‘olio d’Argan trova impiego sia in cucina che in cosmesi. Da notare, peraltro, che mentre l’olio destinato ad essere utilizzato come condimento viene ottenuto dopo la tostatura dei noccioli ed è molto odoroso e di colore scuro, peraltro è sconsigliato nei paesi d’origine per l’uso cosmetico, l’olio destinato alla cosmesi è invece spremuto a freddo e risulta più chiaro e limpido.
Differenza, ovviamente, che si rivela sostanziale a seconda dell’utilizzo che si intende fare di questo meraviglioso prodotto della natura.
Altra considerazione molto importante da tener presente nella scelta dell’olio riguarda la purezza dello stesso, per verificare la quale è sempre bene controllare l’INCI: l’unico ingrediente presente deve essere infatti l’Argania spinosa oil.
Dalla lettura dell’INCI, sarà possibile capire se il prodotto che si intende acquistare è veramente olio di Argan oppure se si tratta di uno dei tali prodotti a base di …., dove l’Argan è solo uno, il più pregiato, dei componenti e quindi se l’olio proposto in commercio non sia stato “allungato” o “mescolato” con altri elementi oleosi meno pregiati, con il rischio di sprecare i nostri soldi visto che questa discutibile azione commerciale potrebbe di fatto aver determinato una diminuzione (se non addirittura una eliminazione) degli effetti positivi che ci si auspica di ottenere utilizzando l’Argan. Il che purtroppo non ci mette al riparo dalle vere e proprie truffe, il consiglio è di acquistare da fornitori affidabili e di mettere in dubbio un prezzo troppo basso.
La lettura dell’INCI è, inoltre, molto importante perché in commercio esistono molti prodotti che si spacciano per puro olio di Argan, pur contenendo ingredienti di dubbia origine, addirittura petrolati, profumi sintetici (che spesso denotano una cattiva qualità dell’olio, senza considerare il fatto che possono risultare potenzialmente allergizzanti) od ancora conservanti che sono del tutto inutili.
Va da sè, ovviamente, che la qualità dell’olio incide tantissimo sul prezzo del prodotto in commercio, così come, al di là della quantità offerta, la provenienza del prodotto può far lievitare il prezzo in modo considerevole, in particolare se l’olio proviene proprio dal Marocco, sua vera e propria terra di origine, il prezzo sarà più elevato, ed infine a determinare il prezzo è il metodo di estrazione.
Come accennato sopra, il metodo di produzione varia in relazione al tipo di utilizzo finale del prodotto: infatti dall’operazione di estrazione, possono derivare due tipi di olio a seconda che i semi siano o non siano tostati.
In sostanza, dai noccioli non sottoposti a tostatura, si ottiene, per estrazione a freddo, l’olio destinato al solo uso cosmetico, mentre a seguito di tostatura si ottiene un olio ad uso alimentare dal colore molto, ma molto più scuro.
Nei Paesi di origine, questo olio alimentare viene usato molto spesso per condire i piatti e ha un ruolo centrale nel regime alimentare locale.
L’utilizzo a fine cosmetico dell’olio ad uso alimentare non è ovviamente da escludere in assoluto, visto che non sussistono pesanti controindicazioni in tal senso, seppur nei Paesi d’Origine ci sia la tendenza ad evitare di utilizzare l’olio alimentare su cute e capelli proprio in ragione del diverso metodo di estrazione.
Vediamo ora i possibili utilizzi dell’olio di Argan in ambito cosmetico, in particolare nei prodotti anti-age, grazie al suo elevato contenuto di sostanze antiossidanti quali tocoferoli, vitamina E, acidi grassi e flavonoidi, che svolgono un azione sinergica di prevenzione dell’invecchiamento dei tessuti cutanei contrastando la formazione dei radicali liberi.
L’olio d’Argan ha, inoltre, proprietà elasticizzanti ed una volta applicato sulla pelle inumidita è in grado di raggiungerne gli strati più profondi senza lasciare untuosità in superficie.
Si tratta, quindi, di un olio ideale per la nutrizione della pelle del viso e del corpo, particolarmente interessante dopo l’esposizione al sole ed alla fine dell’estate, per ridare morbidezza e vigore alla pelle e così prepararla all’arrivo della stagione fredda.
Per sfruttare le sue proprietà nutrienti è possibile:
L’olio di Argan può inoltre essere utilizzato per realizzare un veloce trattamento per coccolare le vostre unghie, semplicemente unendo un cucchiaino d’olio d’Argan ad uno di succo di limone ed applicando il composto ottenuto sulle unghie prima di andare a dormire, avendo cura di indossare guanti di cotone.
Anche i maschietti possono trovare giovamento dall’utilizzo dell’olio di Argan, semplicemente applicandolo sul viso dopo la rasatura, per alleviare rossori e irritazioni. Ovviamente, il consiglio è valido anche per le signore, sia che si utilizzino la ceretta, il rasoio o un depilatore elettrico, post depilazione per attenuare i rossori.
In gravidanza, l’olio di Argan, miscelato al più economico olio di mandorle dolci, si rivela utilissimo per realizzare delicati massaggi efficaci nella prevenzione delle odiose smagliature.
L’olio di Argan si presta, inoltre, ad essere utilizzato per il trattamento dei capelli, in particolar modo se deboli e sfibrati: da sempre le donne Berbere lo utilizzano, infatti, per la cura dei capelli, cui conferisce lucentezza e morbidezza.
Per la cura dei capelli, è possibile utilizzare l’olio di Argan:
Trattandosi inoltre di un olio leggero, l’Argan può benissimo essere utilizzato anche su capelli normali o grassi, sia ricci che fini.
In Africa, l’olio di Argan, nella misura di un cucchiaio per 100 grammi di polvere, è spesso aggiunto nella preparazione dell’henné per esaltarne il potere tintorio: occorre precisare che esistono in proposito due diverse teorie circa l’impiego di sostanze oleose nell’henné, per riassumere potremmo dire che in Italia si tende ad escluderlo partendo dal presupposto che possa filmare il capello ed impedire la presa del colore, in Francia ed Inghilterra e nei paesi d’origine si tende invece ad utilizzarlo per rafforzare la presa del colore. Personalmente, ho provato ad aggiungerlo all’impacco e non ho notato riduzione del potere tintorio in alcun modo.
Nel mondo della medicina naturale, l’olio d’Argan si rivela un prezioso alleato:
In breve, l’olio d’Argan si presenta come un regalo della natura veramente straordinario: nutre, ripara, rilassa, rigenera e stimola il ricambio cellulare, cura e combatte l’acne giovanile, sviluppa effetti di tipo anti-age, combattendo l’insorgere delle rughe, ha proprietà antimicrobiche, e combatte in questo modo la guarigione dalle bruciature, protegge la pelle dagli agenti pericolosi esterni (smog, stress, inquinamento,…), migliora la pelle secca.
Data la sua rarità è però piuttosto costoso e si suggerisce di utilizzarlo sempre in piccole quantità poiché i suoi principi attivi sono molto concentrati e ne bastano quindi poche gocce affinché possa agire al meglio.
Per quanto riguarda invece l’olio ad uso alimentare, utilizzato come rimedio naturale nella cucina Berbera, regola il colesterolo, protegge il fegato e stimola la produzione di cellule cerebrali contro l’arteriosclerosi.
Può pertanto essere introdotto all’interno del proprio regime alimentare come condimento da utilizzare a crudo oppure per la preparazione del cous cous e del taijne sia di carne che di pesce. Nei paesi di origine è utilizzato anche nel cosiddetto “amlou beldi”, una crema afrodisiaca che si cucina a base di miele e di mandorle, che si offre in Marocco come benvenuto agli ospiti.
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