Inviata (poco) speciale al Sana 2017

Sotto titolo: cronaca semi seria di una mezza giornata al Sana di Bologna, trasformatasi in un’esperienza fantozziana, preparatevi a ridere …
 
Innanzitutto, parto con il precisare che non dovevo essere al Sana, per tutta una serie di ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare, ma all’ultimo momento ho deciso di armarmi e partire, solo che la sfiga mi ha leggermente accompagnata …
La proposta di fare la modella per i capelli allo stand di Phitofilos al Sana mi era infatti arrivata nel mese di luglio, solo che non ero al massimo della forma fisica, per usare un eufemismo, e non me la sono sentita di accettare.
E per me l’argomento poteva anche essere archiviato nel mondo dei tanti “Vorrei ma non posso” … ma c’è un ma … ad inizio settembre, mentre ero decisamente abbattuta per il fatto di essermi ammalata in vacanza, perdendo la possibilità di una giornata da “sciura” a Saturnia, Michele Rinaldi della Spa per capelli omonima, con cui collaboriamo, mi contatta per invitarmi a fare la modella al Sana e parimenti Matteo, il titolare di Phitofilos, mi chiede di esserci.
E quando due istituzioni in Italia della colorazione dei capelli, realizzata solo con l’uso di erbe tintorie, ti chiedono espressamente di andare al loro stand, ecco che capisci che il tuo parere conta e cerchi di fare l’impossibile per andare, nonostante tutto …
Fare la modella per i capelli nell’ambito del Sana non era, però, il mio obiettivo principale, soprattutto perché non ero sicura di poter andare e non desideravo togliere spazio ad altre ragazze del gruppo che avevano manifestato l’intenzione di aderire all’iniziativa … ho quindi trovato una soluzione per me congeniale: sarei andata in veste di inviata speciale e avrei lasciato il mio posto di modella a qualche altra ragazza. Tanto il salone di Michele io ce l’ho a meno di un’ora da casa e ci sarà di sicuro un’altra occasione per andare…
Decisione presa lunedì 4 settembre, diciamo un bel casino per trovare un treno disponibile e un posto dove dormire.
E per fortuna il moroso mi ha proposto di accompagnarmi, con l’accordo di spedirlo nel settore alimentare a lui più congeniale.
Sabato 9 si parte: sveglia all’alba per l’ansia manco fossi una bambina la vigilia di Natale, il gatto che ti mangia i capelli perché sono profumati dall’impacco di Coccoliva del giorno prima, caffè bollente che ti rovesci sul pigiama perché sei rinco e inizia il cinema comico…
Innanzitutto in stazione pioviggina, e i miei capelli si arrabbiano (e dire che il giorno prima erano belli, ma si sa la Legge di Murphy…), dopo di che a Milano scopro che mi si è rotta la borsa, e vabbè…
Non va meglio all’arrivo a Bologna: ci sono 27 gradi e giustamente io sono vestita autunnale, poi ci si mette Google Maps che finge clamorosamente una distanza breve tra la stazione ed il B&B, 40 minuti a piedi dopo, sotto al sole battente, stra sudo l’impossibile, e dire che per l’occasione mi ero pure truccata … stendo il primo velo pietoso … in compenso, scopro che il fondo minerale di Couleur Caramel tiene alla grande, mentre i miei capelli fanno letteralmente schifo, sigh…
Perdo tempo al check-in (mannaggia io voglio andare in fiera) perché la tipa nel pomeriggio chiude per andare a vedere la partita, mentre il suo bimbo gironzola in mutande nel B&B, e io mi chiedo “… ma dove sono capitata? …” Mi sembra di essere in un film di Kubrick …
Arriviamo finalmente alla fermata dell’autobus per la fiera, ma perdiamo il 28 perché Ale decide all’improvviso che è fondamentale prelevare al bancomat e sparisce proprio mentre arriva il mezzo, lo avrei ucciso, ma mi sono trattenuta per non sudare ulteriormente ….
All’ingresso della fiera sbaglio a passare il biglietto sotto i lettori ottici e frego il posto ad un infettivologo dell’ospedale di Bologna, Roberto, conosciuto in autobus, per la serie Fantozzi è un dilettante…
Finalmente approdiamo al Pad 21, cerco disperatamente Phitofilos, ma le corsie non sono ben evidenziate, poi arrivo, mi presento e vengo riconosciuta nonostante nessuno avesse mai visto prima il mio viso (sono leggermente maniaca della privacy), che strano parlare a tu per tu con persone che conosci solo da fb, ma è subito feeling.
Osservo un poco Michele per capire cosa sta facendo e ci scambiamo qualche chiacchera veloce visto che è stra impegnato a hennare una bellissima donna, mi fa subito una buonissima impressione ed il moroso conferma (alla sera Michele mi scrive per scusarsi per non avermi potuto dare retta … ecco io sono estasiata dalla sua gentilezza e semplicità e credetemi ne sa una marea sulle erbe tintorie).
Matteo mi chiede se voglio fare la modella, ma preferisco parlare con lui e fare foto alle altre chiome, niente da fare io sono giornalista inside, preferisco stare dietro le quinte che davanti …
Passo quindi la restante ora a parlare di tutto il mondo delle erbe con Matteo, è preparatissimo (e anch’io faccio una buona impressione, credo o almeno spero …) e non è un caso, Phitofilos ha un’esperienza di 40 anni di attività detto tutto, parliamo anche delle Novità Sana 2017 di cui vi dirò il prima possibile e che ho provato in anteprima, chiudo quindi l’incontro con la promessa di un’intervista prima o poi e con un saluto al padre arrivato in quel momento allo stand, io lì mi sento a casa …
Torno da Michele per salutare ed incontro alcune ragazze che conosco da fb, loro sono stupende (e anche con vent’anni di meno) e hanno dei capelli da favola, mentre io sembro la versione povera e più vecchia di Cenerentola, vabbè pazienza sono simpatiche e gentili e io non sono attrezzata per i miracoli, la prossima volta parto la sera prima e mi sveglio riposata …
Curioso tra gli stand anche se la stanchezza del viaggio si fa sentire e la disposizione della fiera non aiuta, le corsie non sono segnalate al meglio e la trovo molto dispersiva, abituata a Milano, ma mi piace.
Visito al volo gli stand che trovo lungo il mio cammino, e peccato che molti espositori non li ho proprio trovati: rimango però favorevolmente impressionata dalla preparazione del personale presente, una conferma Puravida che utilizzo da un po’, gentilissima Francesca di Latte e Luna, con cui avevo parlato su fb qualche volta, affascinante la titolare di Purophi che mi ha raccontato tutto ma proprio tutto della loro linea interessando anche il moroso, gentilissimi a La saponaria che mi regalano lo specchietto per i dieci anni di attività, carinissime le ragazze di Essere che mi fanno testare il loro gel e fotografare per la loro pagina Ig, interessante Helix Extra che mi spiega il funzionamento dei loro prodotti, profumatissimi i nuovi prodotti Volga, che mi fanno annusare e che mi regalano ….
In mezzo alle corsie incontro per caso il titolare di Antos e non trovo niente di meglio che esordire con un “Ma tu sei quello del video …” per la serie facciamoci riconoscere anche a Bologna, per fortuna è simpaticissimo e ci scambiamo un po’ di battute sulla parodia di Despasito realizzata come promo per i loro solari questa estate e io mi complimento per la genialità della trovata.
Compro la novità La saponaria (Melograno Hennatica) e raccolgo un po’ di campioncini in giro, peccato solo che non riesco a conoscere i titolari di Alkemilla, assenti in quel momento per altri impegni, vabbè sarà per la prossima volta.
Ed in breve siamo da oltre quattro ore in fiera ed il moroso desidera andare a comprare la pappa, lo accontento e facciamo la ricarica di olio in uno stand della Calabria, dopo di che le batterie si scaricano (le mie, non del cell) e decidiamo di andare via, anche perché le corsie si stanno riempiendo di troppa gente.
Carichi all’inverosimile, il prossimo anno porto un trolley, ci avviamo all’uscita, peccato che non sono riuscita ad incontrare le molte ragazze, blogger e titolari di negozio che conosco su fb, ma ho raggiunto il mio obiettivo: conoscere dal vivo Matteo e Michele, in fondo ero lì perché glielo avevo promesso.
Dopo di che la sfiga continua, sbagliamo fermata e ci facciamo tutto il giro di Bologna in autobus, in centro ci spennano per un semplice aperitivo e dopo cena arriva il diluvio universale con un titolare di pizzeria che mosso a pietà ci chiama un taxi.
Passo la notte insonne tanta è la stanchezza e alle tre sono sul terrazzino a rispondere ad un’amica che cerca uno stallo per una gattina (a proposito non è che la volete adottare? È bellissima), alle 8 il diluvio prosegue, facciamo colazione e poi in stazione dove è tutto bloccato per l’alluvione di Roma, riuscirò mai a tornare a casa? E intanto al binario 16 conosco Gloria, una parrucchiera iscritta al gruppo, peccato che i miei capelli facciano sempre schifo …
Finalmente il treno arriva, i nostri posti sono occupati da uno che fatica a capire che si deve spostare e mi accorgo che la pioggia mi ha distrutto il mio giubbottino in ecopelle preferito, ovviamente all’arrivo il diluvio prosegue. In poche parole atterro a casa distrutta e adesso mi toccherà pure cercare una borsa ed un giubbotto nuovo…
Bilancio di questa giornata semi comica? Sicuramente positivo, ci ritornerei con più calma ed organizzazione, ma come dicevo ho conosciuto Matteo e Michele e sono contenta così.

3 Replies to “Inviata (poco) speciale al Sana 2017”

  1. La tua cronaca è esilarante ma esaustiva. Hai dato anche un panorama di cosa si può trovare al Sana, ma soprattutto hai messo in luce la tua vena comica, che è una vera perla.
    Grazie di cuore

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