Il Kachur Sugandhi, meglio noto come zenzero aromatico, nome botanico Kaempferia galanga, è una pianta originaria del sub continente indiano, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa del ben più famoso Kapoor kachli, particolarmente apprezzata in Ayurveda.
I suoi rizomi sono infatti utilizzati nella medicina tradizionale indiana come analgesici, vasodilatatori, antimicrobici e tradizionalmente utilizzati per la lotta contro i dolori di stomaco, i reumatismi, il mal di testa, ma anche per il trattamento di vari problemi della pelle.
Le sue proprietà antiossidanti, antibatteriche e cicatrizzanti, la rendono perfetta per il trattamento di infiammazioni ed irritazioni della pelle nonché per lenire il cuoio capelluto irritato.
In cosmesi, la polvere ottenuta dai rizomi di Kachur Sugandhi è particolarmente apprezzata per la cura dei capelli e per la preparazione di maschere e scrub viso con azione purificante ed antiage, sebbene, rispetto al più famoso Kapoor, disponga di un minor potere districante.
Questa pianta è adatta a tutti i tipi di capelli ed è particolarmente indicata per capelli fragili, fini e spenti, cui ridona forza, volume e brillantezza, nonché per il trattamento della forfora ed in abbinamento a polveri lavanti per la detersione del cuoio capelluto.
E’ inoltre famosa come rimedio contro la perdita dei capelli, per stimolarne la crescita e per prevenire l’ingrigimento precoce.
Particolarmente apprezzata anche dalle persone con i capelli chiari, in quanto, a differenza di altre polveri, non presenta alcuna tendenza a scurire la capigliatura trattata con il tempo. Non a caso, può essere abbinato ad altre erbette ayurvediche per promuovere i riflessi chiari naturali e per agevolare lo scarico dell’hennè in sostituzione al cugino Kapoor.
Il suo profumo fresco e speziato profuma delicatamente i capelli e la rende pressochè indispensabile in qualsiasi impacco, soprattutto per coloro che poco apprezzano l’aroma tipico di erbette e hennè.
E’ particolarmente consigliato alle persone con capelli ricci perché contribuisce a mantenere i boccoli naturali.
Per la cura dei capelli, la polvere di Kachur può essere utilizzata da sola od in associazione con altre polveri ayurvediche, sia lavanti che condizionanti, semplicemente mescolandola con acqua calda fino ad ottenere la consistenza di uno yogurt, per poi applicare sui capelli, meglio se umidi, coprire e lasciare riposare per almeno 30 minuti.
Indi, si dovrà procedere con il risciacquo abbondantemente ed a seguire balsamo e risciacquo acido a conclusione del trattamento.
Per promuovere la crescita capillare, si consiglia di abbinare la polvere di Kachur ad amla, maka, olio essenziale (poche gocce) di legno del Cedro dell’Atlantide, di Nard, di salvia, di limone od ad idrolato di pompelmo.
Può essere utilizzato come valido aiuto contro i pidocchi in abbinamento ad olio essenziale di lavanda e geranio.
Il kachur può inoltre essere utilizzato come shampoo a secco, semplicemente applicandolo sulle radici per massaggiarlo per una decina di minuti, prima di rimuoverlo con la spazzola, o se siete ricci con l’aiuto del phon.
Come maschera viso, si consiglia di utilizzare la polvere di Kachur in abbinamento ad altre erbe ayurvediche o polveri (rosa damascena o arancio), per circa 10/15 minuti, avendo cura di non far seccare l’impasto in cute.
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