I pigmenti tintori per il castano e per smorzare il rosso dell'hennè

Abbiamo già parlato di come sia possibile raggiungere tonalità castane con l’uso di hennè ed altre polveri tintorie, accennando brevemente a quali possano essere utilizzate allo scopo.

Partendo sempre dal solito, presupposto fondamentale: perché il colore prenda è necessario utilizzare la lawsonia nel composto, senza il colore durerebbe un lavaggio o due, ammesso che prenda visto che le altre erbe tintorie non si legano alla cheratina del capello.

Come già anticipato sul blog, le erbe tintorie utili per il castano da abbinare sempre alla lawsonia, sono le seguenti: cachou, mallo di noce, campeggio (preparato solo con acqua), cacao amaro, katam, melograno, the nero, indigo. Le più particolari sono reperibili sui siti francesi.

Le più famose erbette tintorie utili a raggiungere il castano, sulle quali trovate articoli specifici del blog che vi invito a leggere, sono indubbiamente katam, indigo e campeggio, adesso vediamo più nel dettaglio gli altri pigmenti tintori che possono essere utilizzati per il castano, per lo più reperibili sugli e-store francesi.

Cachou o Khatta

Più precisamente parliamo di una polvere ottenuta dall’Acacia Catechu, meglio conosciuta con il nome in sanscrito di Kattha dalle note proprietà tintorie, in grado di smorzare i toni rossi dell’hennè e di regalare sfumature rossastre fino al cioccolato, in ragione delle percentuali utilizzate.

Originaria del sub continente Indiano, è per lo più coltivata nella regione di Sojat, ed è stata ampliamente utilizzata in passato nell’industria tessile per la colorazione dei tessuti.
Utilizzata come polvere a se stante, può essere semplicemente abbinata all’hennè per raggiungere il tono castano: normalmente si consiglia di partire da una percentuale del 10% a salire se necessario. Utilizzata in bassa percentuale può aiutare a regalare tonalità rosso mattone.
Non gradisce un ambiente acido, si consiglia pertanto di evitare limone, aceto ed infusi vari.
E’ inoltre contenuta in molte miscele di erbe tintorie in commercio per i toni castani.

Mallo di noce

E’ probabilmente la polvere più famosa sui toni del castano diffusa in Italia, ottenuta dalla polverizzazione di solo mallo di noce (Juglans Regia).

Da notare che la pianta di noce è stata tradizionalmente utilizzata sin dall’antichità per tingere capelli e tessuti sulle tonalità del marrone/castano: le parti utilizzabili per questi scopi sono il mallo e le foglie, raccolti rispettivamente in autunno ed all’inizio dell’estate.

Ovviamente, il mallo di noce non ha alcun potere di legarsi alla cheratina dei capelli e necessariamente deve essere abbinato alla lawsonia, volendo si può abbinare anche ad una miscela di lawsonia ed indigo, per spingere verso una colorazione castano ramato o scuro o castagna a seconda delle percentuali utilizzate.
Utilizzata in bassa percentuale in abbinamento alla lawsonia aiuta invece a smorzare i riflessi rossi.
A conti fatti, può essere considerata una polvere riflessante di rinforzo ai toni del castano, da usare in abbinamento all’hennè, priva peraltro di altre capacità interessanti in termini di cura dei capelli.

Melograno

La polvere di melograno, ottenuta dalla triturazione della buccia del frutto dell’albero di melograno (Punica granatum), è molto famosa in Nord Africa, soprattutto in Marocco per la cura e la bellezza dei capelli nonché utilizzata, per secoli dalle popolazioni berbere, nella colorazione dei tessuti per le sue note proprietà tintorie.

Per la colorazione dei capelli, può essere utilizzata sotto forma di decotto per la preparazione dell’hennè, cui regala tonalità intense dal nero al marrone (a seconda del punto di partenza e la miscela fatta), oppure per smorzare i riflessi rossi se utilizzata in minori percentuali (in tal caso regala tonalità rosso mattone).
Ricca di tannini, ha un effetto fissativo del colore sia se abbinata ad hennè ed altre erbette tintorie sia se utilizzata, sotto forma di infuso, come ultimo risciacquo, in tal caso aiuta a regalare lucentezza e luminosità ai capelli ed a ravvivare il colore dei capelli opachi.

Per la cura dei capelli, si rivela utile, anche in abbinamento alla cassia o sidr, come azione preventiva della perdita capillare.

Può essere utilizzata in cucina per regalare un tocco di esotico ai nostri piatti.

The nero

La polvere di the nero, reperibile sugli e-store francesi, può rivelarsi indubbiamente interessante per la cura dei capelli castani, pur non avendo una vera e propria capacità tintoria.

Trattandosi di uno dei the in commercio più ricchi di teina, abbinato all’hennè ed alle altre polveri tintorie, aiuta nel processo di scurimento dei capelli verso tonalità castane, in tal senso può essere semplicemente aggiunto all’impasto o trattato sotto forma di infusione.

Per la cura dei capelli, può essere utilizzato come ultimo risciacquo sui capelli scuri per conferire lucentezza e morbidezza e per prevenire la caduta stagionale.

Il cacao in polvere non ha un particolare potere tintorio, se non temporaneo, e normalmente è apprezzato soprattutto perché permette di profumare piacevolmente gli impasti utilizzati.

Assodato che l’uso della lawsonia è indispensabile vediamo come procedere.

Partiamo dalla preparazione: le erbe tintorie sopra citate odiano in linea generale le sostanze a pH acido, quindi per prepararle al meglio è bene non usare the, infusi vari, karkadè, limone, perché perderebbero potere tintorio.

Altro discorso importante è quello relativo all’ossidazione (qui l’articolo dedicato) : si sconsiglia di ossidare impasti che contengono queste erbe e qualora desideraste ossidare fatelo con la sola lawsonia pura, e successivamente aggiungete le altre erbette, preparate a parte con acqua calda al momento (potete trovare in questo articolo l’Hennè: ma come si prepara?).

Parimenti, si sconsiglia di congelare impasti che contengono queste erbette, quindi se desiderate congelare e scongelare hennè per accentuare il tono freddo si consiglia di farlo con la sola lawsonia ed una volta scongelato l’impasto e pronto all’uso, aggiungete le altre erbe tintorie, preparate a parte al momento.

Per quanto riguarda invece il doppio passaggio, vi invito a leggere l’apposito articolo qui ed ovviamente a fare le prove del caso perché purtroppo ogni capello è a se.

Consiglio spassionato: se avete tanti bianchi o se lo stacco di colore tra il vostro naturale ed il castano desiderato è notevole vi consiglio di fare sempre il doppio passaggio, soprattutto nel caso di capelli biondi o decolorati.

Il tempo di posa di questi impacchi dipende sostanzialmente dalla percentuale di bianchi presenti, più è elevata questa percentuale e più si consiglia di tenere l’impasto.

Ergo minimo ma minimo 2 ore, ma sarebbe meglio di più.

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